Carissimi,
scrivendovi in occasione del Santo Natale 2022 il pensiero corre alle popolazioni martoriate dalla guerra, come quella in Ucraina che, toccandoci da vicino, ci ricorda i tanti conflitti ancora in atto nel mondo. Lo scorso 14 novembre, abbiamo incontrato Papa Francesco durante l’udienza per le associazioni che come noi aderiscono alla Federazione Organismi Cristiani per il Servizio Internazionale Volontario. In quella sede il Santo Padre ci ha ricordato che il “Volontariato è un inno alla Fratellanza” e, invitandoci a continuare, ci ha detto che “in questa civiltà dello scontro, il volontariato propone l’incontro, l’uscire da sé per camminare con l’altro”.
Tutto questo, nell’approssimarsi dei 50 anni di RTM, fondata il 12 aprile 1973, ci incoraggia a leggere i segni dei tempi e a favorire, attraverso le nostre attività, il cambiamento nelle comunità in cui operiamo. Quest’anno due spunti mi sono particolarmente cari.
In Madagascar, la valutazione conclusiva del progetto EQUITE ha evidenziato quanto sia stata preziosa per le famiglie e i bambini più vulnerabili, l’esperienza innovativa delle Unità di Ascolto nelle scuole elementari di Antananarivo.
Nel Nord dell’Albania è stato di grande motivazione riscontrare il dinamismo con cui si sono attivatati i gruppi di giovani nel portare avanti iniziative di sviluppo socio-economico sul proprio territorio.
In occasione del Santo Natale, penso che rilanciare le parole del Papa sia il migliore augurio per ciascuno di noi e per le nostre famiglie.