FAMIGLIE
VULNERABILI
DI
ANTANANARIVO

INFO GENERALI:
- bambini in età scolare: 3.500
- centri socio-educativi: 13 scuole con 200 operatori
- famiglie vulnerabili: 3.300

L'ORIGINE DEL PROGETTO
L’intervento nasce nell’ambito della decennale collaborazione con la Diocesi di Antananarivo e dall’esperienza maturata da RTM in campo educativo.
In particolare il progetto si rivolge a 13 Centri Socio Educativi Diocesani, che offrono un importante servizio per l’educazione primaria dei bambini che vivono nei quartieri più poveri della Capitale e che al contempo svolgono anche un ruolo fondamentale per le loro famiglie.
Contesto
La situazione di estrema povertà in cui si trova la maggior parte delle famiglie malgasce è molto grave. La situazione si aggrava ulteriormente per le famiglie monoparentali, costituite in prevalenza da madri sole. Come se non bastasse, l’epidemia di COVID-19, sentita particolarmente nella città di Antananarivo a causa della densità abitativa e dell’impossibilità di mantenere un distanziamento sociale, ha messo ulteriormente in ginocchio l’economia del Paese, causando un peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle famiglie più bisognose.
La mancanza quasi totale di servizi per le famiglie e i problemi economico-sociali del Madagascar, rendono le scuole diocesane un organismo di vitale importanza per rispondere ai bisogni socio-educativi di bambini e ragazzi nati in questi contesti.

INFO GENERALI:
- bambini in età scolare: 3.500
- centri socio-educativi: 13 scuole con 200 operatori
- famiglie vulnerabili: 3.300

OBIETTIVO
Il progetto intende migliorare le condizioni di vita delle famiglie vulnerabili con bambini in età scolare. L’intervento dà la priorità alle famiglie monoparentali, costituite per la maggior parte da donne capofamiglia, e alla scolarizzazione di bambini e bambine.
In particolare vuole potenziare le capacità dei Centri Socio-Educativi Diocesani, identificare le situazioni di grande vulnerabilità famigliare e agire sensibilizzando i genitori sull’ importanza dell’educazione e della salute dei propri figli.
ATTIVITÀ
1.Rafforzamento dei 13 Centri Socio-Educativi Diocesani; identificazione e miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie in condizione di maggiore vulnerabilità.
Formazione per gli insegnanti e gli operatori sociali. Potenziamento della “Scuola dei Genitori”. Migliorie infrastrutturali negli edifici e fornitura di attrezzature e arredi. Visite mediche per i bambini. Creazione di “Centri di Ascolto” per le famiglie in ogni scuola.
2.Accesso all’educazione e alla salute per i bambini di famiglie vulnerabili.
Piccole opere per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Copertura parziale delle rette scolastiche per le famiglie in difficoltà. Attivazione di un servizio di sostegno scolastico per bambini con difficoltà fisiche o nell’apprendimento. Fornitura ai bambini di kit scolastici e per l’igiene dentale. Creazione di orti scolastici e corsi sull’educazione nutrizionale per i genitori.
FOTO E VIDEO
