LES
ENFANTS
CITOYENS

INFO GENERALI:
- minori vulnerabili: 4.700 bambini
- insegnanti: 118
- genitori: 1.200


L'ORIGINE DEL PROGETTO
Les enfants citoyens affonda le sue radici nella collaborazione decennale con il Centro Aina (associazione che si occupa di alfabetizzazione, salute e diritti dell’infanzia) e nelle attività del cosiddetto Centro Manovo, uno spazio culturale e ludico che RTM gestisce per le scuole e i bambini di Manakara dal 2010. A seguito di una serie di riscontri raccolti nel tempo direttamente dei bambini, è stato realizzato uno studio di fattibilità e la successiva formulazione del progetto.
Contesto
Il Madagascar è agli ultimi posti di tutti gli indici di sviluppo e figura tra i paesi più poveri dell’Africa.
Fortissima preoccupazione desta la grave situazione in cui versa il sistema dell’istruzione in cui è molto diffuso un approccio al bambino di tipo punitivo, sanzionatorio e fortemente scoraggiante rispetto alle sue potenzialità. Il corpo insegnante non ha adeguate competenze a livello psico-pedagogico e didattico; le scuole e gli insegnanti sono spesso privi di strumenti didattici; i bambini, generalmente, non dispongono di materiale e frequentano classi sovraffollate.
È inoltre abitudine che tutto quanto attiene la sfera educativa scolastica sia di competenza esclusiva degli insegnanti. Questa mancanza di partecipazione da parte dei genitori, sommata alle debolezze del sistema scolastico, si riflette sui risultati dei bambini.
Da ultimo, nell’etnia Antemoro che costituisce la popolazione prevalente di Manakara è ancora forte la consuetudine di non registrare all’anagrafe i bambini. Questa pratica li priva di qualsivoglia diritto riconosciuto e garantito dallo Stato. Se a tutto ciò si aggiungono povertà e condizioni abitative estremamente precarie è evidente che la situazione dei bambini di Manakara è di assoluta fragilità e vulnerabilità.

INFO GENERALI:
- minori vulnerabili: 4.700 bambini
- insegnanti: 118
- genitori: 1.200


OBIETTIVO
Il progetto intende garantire ai bambini di Manakara lo status di soggetti di diritto e l’accesso alla scuola primaria, responsabilizzando la famiglia e la comunità nei quartieri più poveri della città.
La logica adottata è quella di spezzare il circolo vizioso del disinteresse verso i diritti e l’istruzione dei bambini, un passo senza il quale appare impossibile produrre un cambiamento sociale di lungo periodo.
ATTIVITÀ
Le attività principali si dividono in tre gruppi in base ai problemi da affrontare.
1. Iscrizione all’anagrafe di 2.350 bambini attraverso messa a punto di una metodologia replicabile.
Registrazione retroattiva per i bambini delle scuole target per i bambini che sono sprovvisti dell’atto di nascita. Sensibilizzazioni di quartiere per le madri.
2. Creare le condizioni affinché 4.700 bambini/anno possano beneficiare di un approccio educativo moderno e dignitoso per il loro sviluppo.
Formazione di 118 insegnanti; fornitura di equipaggiamento tecnico e didattico per scuole, insegnanti e studenti; iniziative rivolte agli alunni su temi quali acqua, ambiente, igiene e alimentazione; educazione civica per gli alunni e gli insegnanti.
3. Accompagnamento di 1.200 genitori in percorsi familiari e comunitari a livello di responsabilità genitoriale, sicurezza alimentare, acqua e igiene.
Creazione della “Scuola dei genitori”; corso di alfabetizzazione per 100 adulti; valorizzazione di un pozzo scolastico ad uso comunitario nel quartiere di Tanakidy.
FOTO E VIDEO
