Albania, FSD - Formazione, Sviluppo, Diritti, Volontariato

LETTERA DI GIUSEPPE ANANIA

Lettera di Giuseppe Anania, volontario RTM in Albania del nord sul progetto FSD – Formazione, Sviluppo, Diritti che promuove lo sviluppo socio-economico di comunità rurali svantaggiate attraverso la valorizzazione dei saperi tradizionali, delle produzioni tipiche locali e del ruolo della donna.
Albania, autunno 2015

La stagione dei matrimoni è passata al suono dei clacson e dei fazzoletti al vento, mentre pigre le foglie degli alberi diventavano gialle e arancioni. Noci e piselli sdraiati al sole attendevano senza fretta le castagne mature.

Jola vive in una casa dipinta di giallo e fucsia con un pergolato di uva fragola davanti all’entrata. Da sola cresce quattro figlie, un terreno e gli animali. Il ragazzo più grande si è organizzato una palestra nel giardino di casa utilizzando blocchi di cemento, ruote di mulini elegni. Fra gli allevatori che in primavera avevano ricevuto dei semi di barbabietola, da coltivare e poi utilizzare durante l’inverno come nutrimento animale, Jola ha dimostrato la maggiore attenzione verso la coltura. Non aveva altro terreno disponibile al di fuori dei corridoi della vigna, ma i semi hanno germogliato tutti con buona resa, le piante hanno bevuto acqua a sufficienza e lentamente le barbabietole sono uscite dal terreno.

Adan è alto magro con delle mani grandi. È un cacciatore di cinghiali. Ha una casa su una vallata colpita sempre dal vento e da giovane per due volte è andato a piedi in Grecia a cercare lavoro. Lui e la sua famiglia allevano una cinquantina di capre e questa estate ci hanno presentato un progetto per una stalla nuova a prova di vento e neve. Durante la zoccolatura delle fondamenta hanno incastrato fra le pietre la testa di una capra affinché la stalla e il gregge avessero forza e prosperità.

Edrin lavora di notte come guardiano alla centrale idroelettrica in costruzione vicino casa. Una mattina siamo arrivati nel suo villaggio alle otto e trenta e l’uomo di casa non era ancora rientrato. Ci hanno accolto la moglie, la madre, la sorella e la figlia. Hanno posto un tavolino basso nel cortile e ci hanno offerto caffè scuro e formaggio bianco. Poi Edrin è arrivato in cima alla salita e prima di sedersi al tavolo con noi ha passato il fucile e il cinturone alla figlia che è andata a riporre i ferri dentro casa.

Mirton ha partecipato insieme a Tatul a una fiera agricola a Puke. Avevano sistemato il banchetto con zucca bilancia miele raki peperoncini e tanto formaggio fresco. La fiera è andata bene e loro hanno venduto gran parte dei loro prodotti. Alla fine della mattinata hanno premiato gli allevatori migliori e Mirton ha vinto il premio per il miglior formaggio caprino. Gli stringo la mano contento e lo invito ad aprire il regalo. “Questo lo porto a casa e lo apre mia moglie, è lei che lavora il formaggio!”

Paura entusiasmo e sudore, dedizione coraggio per una vita migliore, farsi trasportare dallo scorrere delle ore per poi fermarsi davanti a un sole che muore.

Giuseppe

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