Damiano è rientrato dopo un anno in Madagascar con il Servizio Civile. E’ passato a trovarci e ci ha parlato della sua esperienza
febbraio 2020
Bentornato Damiano. Come stai?
È ancora tutto un po’ strano, è presto per dirlo. Sono stato in Madagascar 18 mesi e mi sembra quasi che non sia cambiato nulla, ma ancora ho visto poco e la vita delle persone è andata avanti.
Com’è stato il rientro?
Non sono ancora veramente consapevole di essere tornato, il mio obiettivo sin dall’inizio era un anno e mezzo…a volte penso di ritornare, ma dovrebbe essere per un periodo lungo, e questo mi frena.
Quando sono rientrato l’altra volta era diverso, sapevo che sarei tornato, ora invece non ho nulla di certo e di sicuro.
Questi mesi sono volati, sono passati troppo in fretta, a volte vorrei fare un reset e tornare indietro.
Cosa ti ha dato questa esperienza?
Sicuramente ora sono più cosciente dei miei mezzi, sono cambiato come persona, anche in casa sono più presente.
L’esperienza mi ha lasciato più consapevolezza a livello lavorativo, ho sperimentato cosa posso fare.
La difficoltà più grossa?
Non ho avuto particolari difficoltà, la cosa più difficile è la lingua. Non riesci ad esprimerti come vorresti, ma alla fine di base riuscivo a capire e a farmi capire.
Il rapporto coi malgasci è stato bello, nonostante le loro continue richieste. Si sono instaurate delle amicizie, anche se con la distanza non credo si potrà farle andare avanti.
Avere una comunità alle spalle aiuta molto, qualcuno che è nella tua stessa situazione e che ti possa capire, soprattutto all’inizio, ti serve molto.
Certamente le difficoltà ci sono, diverse dalle nostre, ma ci sono.
Un ricordo bello che hai?
Tutte le persone che passano e che conosci, con tutte le loro storie… ma anche lo stato d’animo in cui vivi là, quando vai a letto stanchissimo ma felice per tutto quello che sei riuscito a fare.
Cosa ti mancherà di più del Madagascar?
La natura e lo stile di vita semplice, il cielo e le stelle di notte, ma alla fine mi dico che prima o poi ritornerò.
Avevo delle aspettative di una vita più all’avventura e più selvaggia, più che altro legata ai racconti di mio padre che da giovane è stato anche lui un volontario in Madagascar, ma di fatto rispetto ai malgasci noi avevamo tutti i comfort.
Consigli l’esperienza del Servizio Civile?
Questa è un’esperienza che consiglio a tutti, anzi dovrebbe quasi essere un obbligo.
Ti fa mettere in gioco, fa scoprire lati di te che non conosci, ti fa uscir dalla tua bolla e capire che si vive bene anche con meno, ti fa riscoprire le cose essenziali.
E ora, i tuoi progetti per il futuro quali sono?
Il mio obiettivo ora è cercare un lavoro per sistemarmi…
Grazie Damiano in bocca al lupo!!