Teresa dal Madagascar ci racconta del suo viaggio nella Regione Alaotra Mangoro per il progetto “Scuola per tutti”
Antananarivo, 1 febbraio 2021
Nell’ambito del progetto “Ecole pour Tous” (“Scuola per tutti”), a fine gennaio ho partecipato con l’équipe di RTM alla consegna del materiale scolastico e di supporto alla didattica a studenti ed insegnanti delle 10 scuole primarie beneficiarie del progetto. Cercando di adattarci alle necessità dettate dalla pandemia di Covid-19, nei kit di quest’anno, oltre al materiale strettamente per la scuola, sono state aggiunte 2 mascherine di cotone per ciascun bambino e ciascun insegnante.
La regione Alaotra Mangoro, in cui si realizza il progetto, si trova a circa 280 km (e 10 ore di auto!) dalla capitale. Lavoriamo a questo progetto, finanziato dalla società italiana Indena spa, in collaborazione con Pronama, partner locale e fornitore per Indena, che partecipa con noi alle missioni di monitoraggio e di distribuzione. L’esperienza di RTM nel settore educativo si combina bene infatti con l’impegno di Pronama, tutto volto alla creazione di una filiera sostenibile nella raccolta di materie prime e a giuste condizioni lavorative, dando vita ad un intervento mirato in un territorio che ne ha particolarmente bisogno.
Abitando ad Antananarivo, in questi miei primi mesi in Madagascar ho passato la maggior parte del mio tempo presso l’ufficio di coordinamento di RTM o nel traffico della città a sbrigare le varie commissioni. Anche per questo, la regione Alaotra Mangoro mi ha affascinata soprattutto per il paesaggio naturale ampio e i colori accesi. È infatti un’area molto fruttifera, con infinite distese di risaie nel fondovalle e qualche montagna che sovrasta Ambatondrazaka, la cittadina principale. Le scarse infrastrutture e la lontananza dalle vie principali del Madagascar la costringono tuttavia a rimanere una regione tendenzialmente povera, dove la gran parte della popolazione vive di agricoltura di sussistenza e di un’economia scarsamente monetizzato. Mi ha colpito anche la quantità di persone che camminano a piedi scalzi, nonostante le strade fangose in questo periodo dell’anno.
Penso che l’effetto della pandemia di Covid-19 possa aver, se possibile, incrementato la distanza sociale e fisica di questa terra già così “distante” dal resto del Paese, per non dire dal mondo, e forse anche per questo il nostro arrivo nelle scuole, di per sé già un evento, viene festeggiato con entusiasmo e tanta voglia di stare insieme. Le scuole sono piene di sorrisi calorosi e facce curiose.
Gli insegnanti ci accolgono con doni e cibo perché l’ospitalità è un punto fermo di questa terra. Ci raccontano poi le difficoltà passate degli ultimi mesi, ma anche la speranza per i prossimi. A dicembre, tra l’altro, sempre nell’ambito del progetto “Ecole pour tous”, si è svolta la formazione pedagogica e il corso di perfezionamento di lingua francese ed ora, con il rientro dei bambini nelle classi, si possono mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti.
Anche le famiglie sono presenti alla distribuzione: per molte di loro, il supporto materiale in termini di penne, quaderni e zainetto rappresenta l’unico modo per permettere ai figli di studiare. Le famiglie in particolare quest’anno soffrono anche la scarsità delle piogge: spesso ciò si tramuta in serie privazioni alimentari e finanziarie. I genitori stessi, quindi, partecipano numerosi alla consegna del materiale, sentendosi responsabili e parte attiva nel processo di scolarizzazione dei propri bambini. Nonostante le difficoltà di sempre, acuite dalla precaria situazione sanitaria del momento, il futuro resta nell’istruzione dei loro figli!
Teresa
Volontaria RTM in Madagascar